Post by Anna MartiniPost by m***@gmail.comPost by Anna MartiniPost by Anna MartiniPost by m***@gmail.comsei più riuscito a trovare la battuta originale?
Non sarà facile, temo... Magari in inglese era semplicemente "I feel
like... (doing something)"
Ma anche se ci arrivi e trovi una frase normalissima, che è stata tradotta
in maniera inconsueta, non stupirtene troppo... Spesso, traducendo, è
giocoforza rinunciare a rendere appieno una sfumatura, un pun, un
riferimento culturale ecc. Allora si 'riequilibra' infiorettando là dov'è
possibile, per rendere un poco della giustizia che altrove abbiamo
sottratto all'autore.
Mi chiedevo invece se in questo caso specifico, trattandosi di un film
e non di testo scritto, i traduttori-dialoghisti abbiano scelto di
tradurre più la "recitazione" piuttosto che il dialogo vero e
prorio.
Non riesco ad essere chiaro e me ne scuso.
Ma per tutto il film Joker usa frasi bizzarre usando termini desueti
(in italiano)
Frasi e termini che forse, sempre in italiano, meglio si adattano al
suo muoversi semi danzante e al suo modo di fare in generale.
Sicuro di non aver espresso compiutamente ciò che avevo in testa e
significavo di dire vogliate accettare le mie più sentite scuse, e mi
è grata l'occasione per porgerVi i mie saluti più distinti.
:-)
A me pare che tu ti sia spiegato benissimo, e hai ragione: gli adattatori
devono tener conto di tante cose diverse dal testo, per esempio le esigenze
del doppiaggio, la durata del labiale... Hai perfettamente ragione, direi.
I thought maybe the person who translated the subtitles might have seen the
Joker as a poet, and might have used "vaghezza" as Boccaccio and Petrarch
did.
«Boccaccio
Quinta Giornata
Novella Nona
A me omai appartiene di ragionare; e io, carissime donne, da una
novella simile in parte alla precedente il farò volentieri, non acciò
solamente che conosciate quanto la vostra **vaghezza** possa ne' cuor
gentili, ma perché apprendiate d'esser voi medesime, dove si conviene,
donatrici de' vostri guiderdoni senza lasciarne sempre esser la fortuna
guidatrice, la quale non discretamente ma, come s'aviene,
smoderatamente il piú delle volte dona.
'Tis now for me to take up my parable; which, dearest ladies, I will do with
a story like in some degree to the foregoing, and that, not only that you
may know how potent are your **charms** to sway the gentle heart, but that
you may also learn how upon fitting occasions to make bestowal of your
guerdons of your own accord, instead of always waiting for the guidance of
Fortune, which most times, not wisely, but without rule or measure, scatters
her gifts»
http://www.stg.brown.edu/projects/decameron/itDecShowText.php?myID=nov0509&expand=day05
Joe from Massachusetts