Discussione:
Quale metodo per lo studio da autodidatta?
(troppo vecchio per rispondere)
Komyx
2004-12-07 20:09:05 UTC
Permalink
Ciao,
conosco un pochino l'inglese ma vorrei intraprendere uno studio
approfondito e sistematico di questa lingua ed impararla per bene.
Quale trattato e metodo di studio consigliereste?

Mi è stato suggerito di prendere un libro di Raymond Murphy pubblicato
dalla Cambridge University Press, ma ne ha scritti diversi e non saprei
quale prendere tra questi.

Ogni consiglio e suggerimento sarà gradito.
Grazie. ;-)
FB
2004-12-07 23:12:58 UTC
Permalink
Post by Komyx
Ciao,
conosco un pochino l'inglese ma vorrei intraprendere uno studio
approfondito e sistematico di questa lingua ed impararla per bene.
Quale trattato e metodo di studio consigliereste?
Mi è stato suggerito di prendere un libro di Raymond Murphy pubblicato
dalla Cambridge University Press, ma ne ha scritti diversi e non saprei
quale prendere tra questi.
Ogni consiglio e suggerimento sarà gradito.
Credo che, se scegliessi il Murphy, avresti un mucchio di esercizi con
soluzioni e preziose indicazioni, ovviamente se escludi le mie. Max si farà
vivo e saprà dirti, altrimenti lo rispediamo nel limbo dei niubbi.


Ciao, FB
--
"Something to take to the country." (holding out a bunch of flowers)
"Flowers come _from_ the country, Charles."
(Cold Comfort Farm, the film)
Komyx
2004-12-08 10:54:28 UTC
Permalink
Post by FB
Credo che, se scegliessi il Murphy, avresti un mucchio di esercizi con
soluzioni e preziose indicazioni, ovviamente se escludi le mie. Max si farà
vivo e saprà dirti, altrimenti lo rispediamo nel limbo dei niubbi.
Grazie per i consigli... prenderò sicuramente il libro consigliato da
adp, "English Grammar in Use with Answers and CD-ROM: A Self-study
Reference and Practice Book for Intermediate Students of English "(3rd
edition).

Non è bilingue, vero, ma direttamente in inglese?

Attenderò poi che Max mi faccia visita nel limbo (eheheh... ;-) e mi dia
qualche consiglio utile, intanto vado a vedermi i post precedenti cui si
è fatto cenno.

Per intanto, grazie a tutti delle indicazioni.
Max
2004-12-09 22:08:43 UTC
Permalink
Post by Komyx
Attenderò poi che Max mi faccia visita nel limbo (eheheh... ;-)
Eccomi qua!
Ma non senti caldo qua dentro? Sicuro che siamo solo nel limbo? :-)
Post by Komyx
e mi dia
qualche consiglio utile, intanto vado a vedermi i post precedenti cui si
è fatto cenno.
Il libro mi ha permesso di passare da principiante a lower-intermediate.
L'attestazione del nuovo livello raggiunto fu firmata dal Prof. FB.
Passando alle cose serie, il libro che prenderai tu è qualcosa in più di ciò che
ho avuto io: le soluzioni non c'erano e ho sopperito a questa mancanza con
l'aiuto del ng.
Il libro è strutturato in piccole unità che trattano singoli argomenti
grammaticali in maniera semplice e sintetica(dopo averlo finito è obbligatorio
comprare una grammatica che affronta i vari argomenti più nel dettaglio).

Il grande pregio è la pratica che ti consente di fare.
Mi ha permesso in pochi mesi di arrivare a scrivere nei ng facendomi addirittura
capire dagli altri! E partivo da zero, ad essere ottimisti da 0,5.
Certamente da un livello più basso del tuo.

Ogni unità è divisa in due pagine, con teoria ed esercizi.
L'ultimo esercizio della pagina di destra è "di traduzione" ed a me è stato
utilissimo!

Non so se nelle soluzione ci sia o meno anche la traduzione di quell'esercizio,
ma posso assicurarti che la trovi certamente su google.

Autori di quella soluzione sono FB ed altri seguaci di questo sacro ng.
Cerca "esercizi di traduzione" sui gruppi di google e la scoprirai.

Ciao.
Komyx
2004-12-10 00:31:57 UTC
Permalink
(dopo averlo finito è obbligatorio comprare una grammatica che affronta i
vari argomenti pi nel dettaglio).
Tipo? Sempre Cambridge Press?
Non so se nelle soluzione ci sia o meno anche la traduzione di
quell'esercizio, ma posso assicurarti che la trovi certamente su google.
Autori di quella soluzione sono FB ed altri seguaci di questo sacro ng.
Cerca "esercizi di traduzione" sui gruppi di google e la scoprirai.
Beh, credo di aver capito che, a differenza di "Essential grammar...",
"English grammar..." non esista in versione italiana, ma sia tutto in
inglese... magari è anche meglio.
Ciao.
Grazie anche a te. ;-)
Max
2004-12-10 08:10:51 UTC
Permalink
Post by Komyx
(dopo averlo finito è obbligatorio comprare una grammatica che affronta i
vari argomenti pi nel dettaglio).
Tipo? Sempre Cambridge Press?
Se fossi FB ti direi Swan.
Mi ha fatto la testa così e ancora non l'ho comprato! :-)
Io ho "A practical English grammar" for foreign students di Thomson e Martinet.
La uso solo quanto incontro dubbi grammaticali, se proprio non riesco
a venirne a capo ricorro a google o al NG, ed è difficile non trovare una
risposta esauriente.
Post by Komyx
Beh, credo di aver capito che, a differenza di "Essential grammar...",
"English grammar..." non esista in versione italiana, ma sia tutto in
inglese... magari è anche meglio.
Non so, posso solo dirti che la mia "Essential grammar" è in italiano.
Forse se sei proprio all'inizio può essere utile avere un libro che pone gli
accenti sulle differenze tra le due lingue.
Essential grammar spesso ti riporta gli errori tipici che un italiano deve
evitare.

Ciao.
adp
2004-12-10 10:26:40 UTC
Permalink
Post by Komyx
Beh, credo di aver capito che, a differenza di "Essential grammar...",
"English grammar..." non esista in versione italiana, ma sia tutto in
inglese... magari è anche meglio.
Vero.
"Essential grammar in use" esiste sia in versione italiana che inglese.
"Grammar in Use" esiste solo in inglese.

Se hai già una conoscenza scolastica della lingua, lascia perdere
"essential grammar" lo troverai fin troppo "essenziale".
--
adp
Max
2004-12-10 07:54:37 UTC
Permalink
Post by Komyx
Post by FB
Credo che, se scegliessi il Murphy, avresti un mucchio di esercizi con
soluzioni e preziose indicazioni, ovviamente se escludi le mie. Max si farà
vivo e saprà dirti, altrimenti lo rispediamo nel limbo dei niubbi.
Grazie per i consigli... prenderò sicuramente il libro consigliato da
adp, "English Grammar in Use with Answers and CD-ROM: A Self-study
Reference and Practice Book for Intermediate Students of English "(3rd
edition).
Non è bilingue, vero, ma direttamente in inglese?
Quella che ho io è italiana.
Max
2004-12-09 22:08:40 UTC
Permalink
Post by FB
Credo che, se scegliessi il Murphy, avresti un mucchio di esercizi con
soluzioni e preziose indicazioni, ovviamente se escludi le mie. Max si farà
vivo e saprà dirti, altrimenti lo rispediamo nel limbo dei niubbi.
Ti riferisci per caso a me? :-))

Io credevo di far parte ancora dei niubbi, mi lusinga esserne "temporaneamente"
escluso!!

A proposito: ma da dove nasce "nubbio" etimologicamente parlando?
Greco? latino? veneto? niubbese, internettese?
Komyx
2004-12-10 00:38:35 UTC
Permalink
Post by Max
A proposito: ma da dove nasce "nubbio" etimologicamente parlando?
Greco? latino? veneto? niubbese, internettese?
Io ho sempre pensato che venisse dall'internettese "newbie"... o forse è
"newbie" che deriva da "niubbo", chissà... ;-)
adp
2004-12-08 00:10:37 UTC
Permalink
Post by Komyx
Ciao,
conosco un pochino l'inglese ma vorrei intraprendere uno studio
approfondito e sistematico di questa lingua ed impararla per bene.
Quale trattato e metodo di studio consigliereste?
Mi è stato suggerito di prendere un libro di Raymond Murphy pubblicato
dalla Cambridge University Press, ma ne ha scritti diversi e non saprei
quale prendere tra questi.
Ogni consiglio e suggerimento sarà gradito.
Grazie. ;-)
Cosa intendi per "pochino"?

Se hai una conoscenza medio-bassa dell'inglese, procurati
assolutamente:
"English Grammar in Use with Answers and CD-ROM: A Self-study Reference
and Practice Book for Intermediate Students of English "(3rd edition)

In seguito potrai approfondire con:
"Advanced Grammar in Use: With Answers" di Martin Hewings.

In ogni caso, il solo studio della grammatica non basta!!!!
I consigli sono sempre gli stessi. Dai una sbirciata ai post
precedenti.
--
adp
Giovanni Neiman
2004-12-12 09:18:08 UTC
Permalink
Post by Komyx
conosco un pochino l'inglese ma vorrei intraprendere uno studio
approfondito e sistematico di questa lingua ed impararla per bene.
Quale trattato e metodo di studio consigliereste?
Non avrai mai la pazienza di seguire, da solo, un libro.

Solo una classe, una frequenza quasi quotidiana di un corso di studio,
può darti la periodicità necessaria.


Se sai già in maniera sufficiente la grammatica ti suggerisco di
rivolgerti a fumetti, videogiochi, film e libri in inglese. (scelti a
seconda del tuo livello)
E' una maniera molto più rilassante di imparare una lingua.

Ogni tanto ti verrà di andare a cercare una certa parola, un certo
modo di dire, un certo costrutto grammaticale.


Qual è il tuo livello d'inglese? Che studi hai fatto?
--
Post by Komyx
Giò
Problems are how you get them felt.
Komyx
2004-12-16 08:40:04 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Qual è il tuo livello d'inglese? Che studi hai fatto?
Non l'ho mai studiato... ho sempre masticato vari manuali di strumenti
musicali elettronici, riviste americane e tomi scientifico-tecnici
sull'audio digitale e sulla computer music.

Quello che m'interessa, visto che ho imparato un poco a spizzichi e
bocconi qua e là, a seconda delle esigenze, è di fare uno studio molto
sistematico da "the pen is on the table" fino ad un buon inglese,
colmando tutte le lacune che via via si presenteranno.

Costanza e pazienza non sono un problema, ma vorrei evitare di buttare
via del tempo ed andare dritto al nocciolo della questione, quindi i
consigli di persone esperte sono estremamente utili.
;-)
Giovanni Neiman
2004-12-16 09:30:36 UTC
Permalink
Post by Komyx
Post by Giovanni Neiman
Qual è il tuo livello d'inglese? Che studi hai fatto?
Non l'ho mai studiato... ho sempre masticato vari manuali di strumenti
musicali elettronici, riviste americane e tomi scientifico-tecnici
sull'audio digitale e sulla computer music.
ma dai. quindi possiedi solo vocabolario, niente grammatica, se non
quella data dall'esperienza.
Post by Komyx
Quello che m'interessa, visto che ho imparato un poco a spizzichi e
bocconi qua e là, a seconda delle esigenze, è di fare uno studio molto
sistematico da "the pen is on the table" fino ad un buon inglese,
colmando tutte le lacune che via via si presenteranno.
ti manca la quotidianietà d'uno studio sistematico, proprio come dici
tu, che si può ottenere solo in una scuola. la buona volontà non
basta, per quanta tu ne possa avere. ci vuole qualcuno che ti
_costringe_ a studiare.

ma per l'inizio potresti comprare un qualsiasi libro 'itinerante'
d'inglese. non un manuale, una grammatica, quindi, ma un libro di
testo con tanto di esercizi, con un percorso attraverso dialoghi da
imparare a memoria. certamente ti mancherà il colloquio con tuo pari e
con un'insegnante.


ma scusa, tu a scuola che lingua hai studiato? ne hai studiato solo
una? perché ad esempio io, avendone studiate due (tedesco ed inglese),
ho acquisito un modo di pormi di fronte ad una nuova lingua (francese,
spagnolo) per cui alcune cose le posso imparare anche da solo. e
questa è una cosa risaputa, che dopo la seconda lingua imparare le
altre è più facile, visto che si sono consolidati i metodi ed i
'trucchetti'.
--
Post by Komyx
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
FB
2004-12-16 09:49:16 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Post by Komyx
Post by Giovanni Neiman
Qual è il tuo livello d'inglese? Che studi hai fatto?
Non l'ho mai studiato... ho sempre masticato vari manuali di strumenti
musicali elettronici, riviste americane e tomi scientifico-tecnici
sull'audio digitale e sulla computer music.
ma dai. quindi possiedi solo vocabolario, niente grammatica, se non
quella data dall'esperienza.
Anche per i madrelingua è così. L'importante è prima di tutto capire bene:
la grammatica viene dopo, e, aggiungerei, se mai. A me la grammatica pare
molto importante, perché serve a semplificare fenomeni che parrebbero
terribilmente complessi, ma non è così per tutti.
Post by Giovanni Neiman
Post by Komyx
Quello che m'interessa, visto che ho imparato un poco a spizzichi e
bocconi qua e là, a seconda delle esigenze, è di fare uno studio molto
sistematico da "the pen is on the table" fino ad un buon inglese,
colmando tutte le lacune che via via si presenteranno.
ti manca la quotidianietà d'uno studio sistematico, proprio come dici
tu, che si può ottenere solo in una scuola.
No, non credo.
Post by Giovanni Neiman
la buona volontà non basta, per quanta tu ne possa avere. ci vuole qualcuno che ti
_costringe_ a studiare.
Per quanto mi riguarda, non c'è come obbligarmi per farmi perdere
interesse.
Post by Giovanni Neiman
ma per l'inizio potresti comprare un qualsiasi libro 'itinerante'
d'inglese. non un manuale, una grammatica, quindi, ma un libro di
testo con tanto di esercizi, con un percorso attraverso dialoghi da
imparare a memoria.
Sì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.


[...]


Ciao, FB
--
"Che cos'è un fallo da tergo? E non stiamo parlando della tua vita
privata."
(Intervista della Gialappa's Band a Elisabetta Canalis)
Giovanni Neiman
2004-12-16 09:57:01 UTC
Permalink
Post by FB
la grammatica viene dopo, e, aggiungerei, se mai. A me la grammatica pare
molto importante, perché serve a semplificare fenomeni che parrebbero
terribilmente complessi, ma non è così per tutti.
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un'italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?

un mio cugino, madre lingua (è italiano però), ha studiato tedesco a
scuola. è arrivato a 25 anni non sapendo lo spelling corretto delle
parole, escluso quelle che trovava nei libri specifici, non sapendo
neanche bene la grammatica. si è dovuto rimettere a studiare.
Post by FB
Post by Giovanni Neiman
ti manca la quotidianietà d'uno studio sistematico, proprio come dici
tu, che si può ottenere solo in una scuola.
No, non credo.
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
Post by FB
Post by Giovanni Neiman
la buona volontà non basta, per quanta tu ne possa avere. ci vuole qualcuno che ti
_costringe_ a studiare.
Per quanto mi riguarda, non c'è come obbligarmi per farmi perdere
interesse.
l'interesse è una questione parallela. l'interesse resta. ma
l'interesse da solo non basta a spronarti. ti serve, diciamo, spendere
dei soldi in un corso, e poi vedi che non salti le lezioni. (forse).

e' che lo studio di una lingua è davvero palloso, all'inizio. studi
studi e studi e non vedi risultati, con quello che impari non ci fai
niente. devi resistere molto prima di arrivare ad un livello d'inglese
'usabile'.

di capire libri, fumetti o film, di sostenere una conversazione
proprio non se ne parla.
Post by FB
Sì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.
si vede che tu hai già una buona base.
--
Post by FB
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
FB
2004-12-16 10:17:33 UTC
Permalink
On Thu, 16 Dec 2004 09:57:01 GMT, Giovanni Neiman wrote:

[...]
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un'italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
No.


[...]
Post by Giovanni Neiman
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
No, ma non sono per quel tipo di studio. I primi tempi cerco, sì, di darmi
rigore (effettivamente, un corso aiuta), ma poi mi piace trovare interessi
linguistici in senso lato (libri, giornali, siti internet, gruppi di
discussione), che sono istruttivi e interessanti. Comunque, è vero che
serve rigore all'inizio.


[...]
Post by Giovanni Neiman
e' che lo studio di una lingua è davvero palloso, all'inizio. studi
studi e studi e non vedi risultati, con quello che impari non ci fai
niente. devi resistere molto prima di arrivare ad un livello d'inglese
'usabile'.
Questo è vero.


[...]


Ciao, FB
--
"I saw something nasty in the woodshed!"
(Cold Comfort Farm, the film)
Giovanni Neiman
2004-12-16 12:34:50 UTC
Permalink
Post by FB
[...]
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un'italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
No.
Vabbè, abbiamo opinioni diverse.
Post by FB
[...]
Post by Giovanni Neiman
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
No, ma non sono per quel tipo di studio. I primi tempi cerco, sì, di darmi
rigore (effettivamente, un corso aiuta), ma poi mi piace trovare interessi
linguistici in senso lato (libri, giornali, siti internet, gruppi di
discussione), che sono istruttivi e interessanti.
Forse la pensi così perché tu una base già l'hai.
Immagina allora di doverti mettere a studiare un qualcosa di cui non
sai _assolutamente_niente_. Tipo, che so, la lingua russa (di cui, non
so te, ma io so solo CCCP e carasciò).
Secondo te quali interessi linguistici puoi avere se non ci capisci
proprio niente, o se comunque non sei in grado di seguire quasi
nessuna discussione di quell'argomento?

Secondo me le basi servono. Se tu dici che non servono, è perché già
l'hai.
--
Post by FB
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
FB
2004-12-16 13:29:55 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
[...]
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un'italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
No.
Vabbè, abbiamo opinioni diverse.
Uguali, invece.


[...]
Post by Giovanni Neiman
Forse la pensi così perché tu una base già l'hai.
Immagina allora di doverti mettere a studiare un qualcosa di cui non
sai _assolutamente_niente_. Tipo, che so, la lingua russa (di cui, non
so te, ma io so solo CCCP e carasciò).
Secondo te quali interessi linguistici puoi avere se non ci capisci
proprio niente, o se comunque non sei in grado di seguire quasi
nessuna discussione di quell'argomento?
Interessi che alimentino lo studio, non che lo sostituiscano. In tedesco so
dire due parole, ma so a memoria una filastrocca per bambini semplice
semplice, e ho provato a tradurre, male ma senza troppa fatica e tutto
sommato all'80% correttamente, delle poesie di autori famosi.
Post by Giovanni Neiman
Secondo me le basi servono. Se tu dici che non servono, è perché già
l'hai.
Hai ragione. Le mie basi d'inglese, come quelle di molti di noi, risalgono
alla scuola media (se vogliamo anche elementare...), e perciò mi sembra di
aver sempre saputo l'inglese.


Ciao, FB
--
In any case, if you say 'I gotta go' at an important job interview you're
contributing to being allowed just that privilege.
(Tony the ice man on it.cultura.linguistica.inglese)
Giovanni Neiman
2004-12-16 13:55:51 UTC
Permalink
Post by FB
Post by Giovanni Neiman
Vabbè, abbiamo opinioni diverse.
Uguali, invece.
se ti dico A e tu mi rispondi no, io penso che abbiamo opinioni
diverse :-))
Post by FB
Interessi che alimentino lo studio, non che lo sostituiscano. In tedesco so
dire due parole, ma so a memoria una filastrocca per bambini semplice
semplice, e ho provato a tradurre,
Eins zwei Polizei? :-)))
Post by FB
male ma senza troppa fatica e tutto
sommato all'80% correttamente, delle poesie di autori famosi.
pure :

"An die Freude"

O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern lasst uns angenehmere
anstimmen und freudenvollere!

Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlische dein Heiligtum.
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo dein sanfter Flügel weilt.

Wem der große Wurf gelungen,
Eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seine Jubel ein!
Ja - wer auch nur eine Seele
Sein nennt auf dem Erdenrund!
Und wer's nie gekonnt,
der stehle Weinend sich aus diesem Bund!

Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur,
Alle Guten, alle Bösen
Folgen ihre Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
Einen Freund, geprüft im Tod,
Wollust ward dem Wurm gegeben,
Und der Cherub steht vor Gott.

Froh, wie seine Sonnen fliegen
Durch das Himmels prächtigen Plan,
Laufet, Brüder, eure Bahn,
Freudig wie ein Held zum Siegen.

Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuss der ganzen Welt!
Brüder - überm Sternenzelt
Muss ein lieber Vater wohnen.

Ihr stürzt nieder, Millionen?
Ahnest du den Schöpfer, Welt?
Such ihn überm Sternenzelt,
Über Sternen muss er wohnen

?

Vabbè che non è tanto difficile, però mica facilissima. Anzi,
facilerrima :-))

E senza usare il Langensheidt :-))
Post by FB
Post by Giovanni Neiman
Secondo me le basi servono. Se tu dici che non servono, è perché già
l'hai.
Hai ragione. Le mie basi d'inglese, come quelle di molti di noi, risalgono
alla scuola media (se vogliamo anche elementare...), e perciò mi sembra di
aver sempre saputo l'inglese.
CVD. Mai sottovalutare la scuola. Io non ci tornerei mai :-))
--
Post by FB
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
FB
2004-12-16 14:19:36 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Post by FB
Post by Giovanni Neiman
Vabbè, abbiamo opinioni diverse.
Uguali, invece.
se ti dico A e tu mi rispondi no, io penso che abbiamo opinioni
diverse :-))
un'italiano senza studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
ho risposto di no.
Post by Giovanni Neiman
Post by FB
male ma senza troppa fatica e tutto
sommato all'80% correttamente, delle poesie di autori famosi.
"An die Freude"
[...]
Post by Giovanni Neiman
Vabbè che non è tanto difficile, però mica facilissima. Anzi,
facilerrima :-))
La vita è troppo breve...


[...]


Ciao, FB
--
Mrs. Palmer, in her way, was equally angry. 'She was determined to drop his
acquaintance immediately, and she was very thankful that she had never been
acquainted with him at all'. (Jane Austen)
Enrico C
2004-12-16 12:15:57 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un'italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
Però vedo una differenza tra lingue come l'italiano, dove la grammatica,
anche quella di base, è piuttosto complessa, e lingue come l'inglese, con
una grammatica tutto sommato semplice, almeno per un uso di base, ma dove
la vera difficoltà per uno straniero sta nella comprensione e nel parlato.
Inoltre, se il mio scopo è capire e farmi capire, preferisco al limite uno
che parli come un native speaker sgrammaticato o che scriva come un native
speaker che sbaglia lo spelling (e ci sono!) piuttosto di chi sappia la
grammatica inglese a menadito, magari anche cose che gli stessi madrelingua
ignorano, ma senza capire o parlare la lingua perché il "suono" inglese
resta incomprensibile.
Ovviamente non sto dicendo che la grammatica non sia importante e non vada
studiata!
Post by Giovanni Neiman
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
Occhio che c'è anche chi paga soldoni per iscriversi a una scuola di lingue
e poi non la frequenta o lo fa svogliatamente o ci va ma poi non studia a
casa.
Post by Giovanni Neiman
e' che lo studio di una lingua è davvero palloso, all'inizio. studi
studi e studi e non vedi risultati, con quello che impari non ci fai
niente. devi resistere molto prima di arrivare ad un livello d'inglese
'usabile'.
di capire libri, fumetti o film, di sostenere una conversazione
proprio non se ne parla.
Non è detto, però. Se hai voglia di comunicare parli anche con un eschimese
:-)
(intendo: senza conoscere le reciproche lingue)

Il rischio che vedo come molto concreto, se si pensa "prima di poter
parlare devo studiare tanto", è quello di imparare tante regole e regolette
e non saper spiccicare due parole in croce.
Post by Giovanni Neiman
Post by FB
Sì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.
si vede che tu hai già una buona base.
Questo forse è vero: al di là dei gusti personali, a uno già a un livello
avanzato serve più un testo di "reference" per verificare dubbi e casi
particolari, mentre il classico "corso" può essere più utile per chi inizia.
--
enrico /dot/ c /at\ people \dot\ it
Giovanni Neiman
2004-12-16 12:55:53 UTC
Permalink
Il Thu, 16 Dec 2004 13:15:57 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
Però vedo una differenza tra lingue come l'italiano, dove la grammatica,
anche quella di base, è piuttosto complessa, e lingue come l'inglese, con
una grammatica tutto sommato semplice, almeno per un uso di base, ma dove
la vera difficoltà per uno straniero sta nella comprensione e nel parlato.
La grammatica è sempre semplice, per un uso di base. così come è
facile farsi capire anche sapendo poche parole, ed è altrettanto
facile "cavarsela" in varie situazioni.

Quest'estate sono stato in Europa dell'est. Ho scoperto che nessuno sa
l'inglese (anche al centro di Praga, se si esclude una banca dove sono
entrato). Il massimo che possono sapere è il tedesco, e neanche tutti.
Allora cosa ho fatto? Ho riesumato i miei tre anni di tedesco alle
medie. Ho riesumato una lingua che sono 10 anni che non pratico, a
nessun livello. Mi preparavo in anticipo le frasi da dire, e dopo un
po' ho preso un ritmo decente. Mi sono ritornati in mente vocaboli che
non ricordavo, appunto, da 10 anni.

Che tedesco pensi che io sappia parlare? Più che elementare, penserei.

Che italiano pensi che un lavavetri straniero sappia parlare? Fa
errori di grammatica a tutto spiano, e allora? Intanto se la cava.

Anche in inglese esiste una profonda grammatica, fatta di piccole
impercettibili sfumature e regole piene di eccezioni. Ma se uno si
ferma a "tutte le persone uguali meno la terza singolare che ha la
esse", è un altro conto.


Per sintetizzare: io ho detto "un italiano senza studi di grammatica e
di ortografia secondo te parla e scrive BENE?". Non ho detto se se la
cava, ho detto se parla e scrive BENE.
Post by Enrico C
Inoltre, se il mio scopo è capire e farmi capire, preferisco al limite uno
che parli come un native speaker sgrammaticato o che scriva come un native
speaker che sbaglia lo spelling (e ci sono!) piuttosto di chi sappia la
grammatica inglese a menadito, magari anche cose che gli stessi madrelingua
ignorano, ma senza capire o parlare la lingua perché il "suono" inglese
resta incomprensibile.
Non ho mai detto questo.
Comunque sia io, personalmente, non consco nessuno dei due casi.
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
Occhio che c'è anche chi paga soldoni per iscriversi a una scuola di lingue
e poi non la frequenta o lo fa svogliatamente o ci va ma poi non studia a
casa.
Eh vabbè, allora si merita di aver buttato i soldi.
Post by Enrico C
Non è detto, però. Se hai voglia di comunicare parli anche con un eschimese
:-)
(intendo: senza conoscere le reciproche lingue)
ma non ne leggi un libro. forse capisci qualcosina del film o del
fumetto. io stesso ho visto dei film giapponesi non sottotitolati.
Tutto quello che ho capito è stato "watashi wa", "omae wa", "okasa",
"hai", "iie", "kore wa", e qualche particella qua e là...
Post by Enrico C
Il rischio che vedo come molto concreto, se si pensa "prima di poter
parlare devo studiare tanto", è quello di imparare tante regole e regolette
e non saper spiccicare due parole in croce.
non è quello che ho detto. Ho detto: dopo che sai ad un livello
pre-elementare l'inglese, ossia che spiccichi qualche parolina, che
hai avuto un qualche 'incontro' con la lingua e non la vedi più come
un perfetto estraneo, è ora di crearsi una base. di mettersi a
studiare il verbo essere ed il verbo avere, il futuro, il passato, le
if-clauses, il have something done, il direct e indirect speech.
e sono cose basilari, che si imparano al liceo. qualcosa in più
dell'inglese delle medie (che ora si imparerà alle elementari,
suppongo), qualcosa di medio, comunque.
non parlo di regole sofisticate tipo "differenza tra yet, even e too".
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
Post by FB
Sì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.
si vede che tu hai già una buona base.
Questo forse è vero: al di là dei gusti personali, a uno già a un livello
avanzato serve più un testo di "reference" per verificare dubbi e casi
particolari, mentre il classico "corso" può essere più utile per chi inizia.
su questo sono perfettamente ed assolutamente d'accordo.
a casa ho due dizionari monolingue, un dizionario ita-eng-ita, qualche
grammatica inglese, e alla fine i testi che uso come reference sono
sempre A pratical English Grammar Thomson-Martinet e The concise
Oxford dictionary.
--
Post by Enrico C
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
FB
2004-12-16 13:35:02 UTC
Permalink
On Thu, 16 Dec 2004 12:55:53 GMT, Giovanni Neiman wrote:

[...]
Post by Giovanni Neiman
non è quello che ho detto. Ho detto: dopo che sai ad un livello
pre-elementare l'inglese, ossia che spiccichi qualche parolina, che
hai avuto un qualche 'incontro' con la lingua e non la vedi più come
un perfetto estraneo, è ora di crearsi una base. di mettersi a
studiare il verbo essere ed il verbo avere, il futuro, il passato, le
if-clauses, il have something done, il direct e indirect speech.
e sono cose basilari, che si imparano al liceo. qualcosa in più
dell'inglese delle medie (che ora si imparerà alle elementari,
suppongo), qualcosa di medio, comunque.
Perfettamente d'accordo, io. So di almeno una persona (Giovanni o Fabio:
non ricordo) che scrive in questo ng e che ha dichiarato di non aver mai
fatto uno studio sistematico dell'inglese, però ha vissuto negli Stati
Uniti per molto tempo. Io sostengo che ci voglia la grammatica, per
semplificare e perché mi piace capire le cose (sempre tenendo presente che
l'inglese è per certi versi indomabile).

[...]


Ciao, FB
--
"Is this Miss Prism a female of repellent aspect, remotely connected with
education?" "She is the most cultivated of ladies, and the very picture of
respectability" "It is obviously the same person".
("The Importance of Being Earnest", Oscar Wilde)
Enrico C
2004-12-16 18:56:55 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Il Thu, 16 Dec 2004 13:15:57 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
lo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
Però vedo una differenza tra lingue come l'italiano, dove la grammatica,
anche quella di base, è piuttosto complessa, e lingue come l'inglese, con
una grammatica tutto sommato semplice, almeno per un uso di base, ma dove
la vera difficoltà per uno straniero sta nella comprensione e nel parlato.
La grammatica è sempre semplice, per un uso di base. così come è
facile farsi capire anche sapendo poche parole, ed è altrettanto
facile "cavarsela" in varie situazioni.
Quest'estate sono stato in Europa dell'est. Ho scoperto che nessuno sa
l'inglese (anche al centro di Praga, se si esclude una banca dove sono
entrato). Il massimo che possono sapere è il tedesco, e neanche tutti.
Allora cosa ho fatto? Ho riesumato i miei tre anni di tedesco alle
medie. Ho riesumato una lingua che sono 10 anni che non pratico, a
nessun livello. Mi preparavo in anticipo le frasi da dire, e dopo un
po' ho preso un ritmo decente. Mi sono ritornati in mente vocaboli che
non ricordavo, appunto, da 10 anni.
Che tedesco pensi che io sappia parlare? Più che elementare, penserei.
Che italiano pensi che un lavavetri straniero sappia parlare? Fa
errori di grammatica a tutto spiano, e allora? Intanto se la cava.
Però sono due piani diversi, una cosa è la facilità di costruire un
pensierino *corretto* in inglese con le regole di base, un'altra parlare
come Venerdì in italiano :-)
Post by Giovanni Neiman
Anche in inglese esiste una profonda grammatica, fatta di piccole
impercettibili sfumature e regole piene di eccezioni. Ma se uno si
Certo, a un livello più profondo. Ma IMHO l'inglese si struttura più su
singolarità idiomatiche, che fanno la lingua da "native", che su una
sistematica organizzazione grammaticale.
Post by Giovanni Neiman
ferma a "tutte le persone uguali meno la terza singolare che ha la
esse", è un altro conto.
Beh, si potrebbe continuare con "al passato, aggiungi -ed tranne per i
verbi irregolari" ;-)
Post by Giovanni Neiman
Per sintetizzare: io ho detto "un italiano senza studi di grammatica e
di ortografia secondo te parla e scrive BENE?". Non ho detto se se la
cava, ho detto se parla e scrive BENE.
Post by Enrico C
Inoltre, se il mio scopo è capire e farmi capire, preferisco al limite uno
che parli come un native speaker sgrammaticato o che scriva come un native
speaker che sbaglia lo spelling (e ci sono!) piuttosto di chi sappia la
grammatica inglese a menadito, magari anche cose che gli stessi madrelingua
ignorano, ma senza capire o parlare la lingua perché il "suono" inglese
resta incomprensibile.
Non ho mai detto questo.
Claro :)
Quelli a cui accennavo sono i rischi che vedo in un approccio troppo
"scolastico" e "grammaticale" che trascuri altri aspetti.
Post by Giovanni Neiman
Comunque sia io, personalmente, non consco nessuno dei due casi.
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
tu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
Occhio che c'è anche chi paga soldoni per iscriversi a una scuola di lingue
e poi non la frequenta o lo fa svogliatamente o ci va ma poi non studia a
casa.
Eh vabbè, allora si merita di aver buttato i soldi.
Post by Enrico C
Non è detto, però. Se hai voglia di comunicare parli anche con un eschimese
:-)
(intendo: senza conoscere le reciproche lingue)
ma non ne leggi un libro. forse capisci qualcosina del film o del
fumetto. io stesso ho visto dei film giapponesi non sottotitolati.
Tutto quello che ho capito è stato "watashi wa", "omae wa", "okasa",
"hai", "iie", "kore wa", e qualche particella qua e là...
Post by Enrico C
Il rischio che vedo come molto concreto, se si pensa "prima di poter
parlare devo studiare tanto", è quello di imparare tante regole e regolette
e non saper spiccicare due parole in croce.
non è quello che ho detto. Ho detto: dopo che sai ad un livello
pre-elementare l'inglese, ossia che spiccichi qualche parolina, che
hai avuto un qualche 'incontro' con la lingua e non la vedi più come
un perfetto estraneo, è ora di crearsi una base. di mettersi a
studiare il verbo essere ed il verbo avere, il futuro, il passato, le
if-clauses, il have something done, il direct e indirect speech.
e sono cose basilari, che si imparano al liceo. qualcosa in più
dell'inglese delle medie (che ora si imparerà alle elementari,
suppongo), qualcosa di medio, comunque.
non parlo di regole sofisticate tipo "differenza tra yet, even e too".
Senza dubbio queste cose vanno studiate. Ma il punto è quali sono le
priorità. Secondo me, prima di tutto è urgente prendere confidenza con il
suono inglese. E se nel frattempo il principiante se ne esce con qualche
"If I will", pazienza!
Se ci pensi, anche i pupetti ascoltano e parlano molto prima di mettere
mano alla biro :-)
Post by Giovanni Neiman
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
Post by FB
Sì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.
si vede che tu hai già una buona base.
Questo forse è vero: al di là dei gusti personali, a uno già a un livello
avanzato serve più un testo di "reference" per verificare dubbi e casi
particolari, mentre il classico "corso" può essere più utile per chi inizia.
su questo sono perfettamente ed assolutamente d'accordo.
a casa ho due dizionari monolingue, un dizionario ita-eng-ita, qualche
grammatica inglese, e alla fine i testi che uso come reference sono
sempre A pratical English Grammar Thomson-Martinet e The concise
Oxford dictionary.
E lo Swan?
--
enrico /dot/ c /at\ people \dot\ it
Giovanni Neiman
2004-12-17 00:00:04 UTC
Permalink
Il Thu, 16 Dec 2004 19:56:55 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Però sono due piani diversi, una cosa è la facilità di costruire un
pensierino *corretto* in inglese con le regole di base, un'altra parlare
come Venerdì in italiano :-)
e venerdì come parla?

ps che ci vuole a 'prepararsi' le frasi in anticipo?
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
Anche in inglese esiste una profonda grammatica, fatta di piccole
impercettibili sfumature e regole piene di eccezioni. Ma se uno si
Certo, a un livello più profondo. Ma IMHO l'inglese si struttura più su
singolarità idiomatiche, che fanno la lingua da "native", che su una
sistematica organizzazione grammaticale.
l'inglese è una lingua di eccezioni, secondo te? io più la conosco e
più mi accorgo che non è così, più i pezzi vanno tutti al loro
posto...
Post by Enrico C
Post by Giovanni Neiman
su questo sono perfettamente ed assolutamente d'accordo.
a casa ho due dizionari monolingue, un dizionario ita-eng-ita, qualche
grammatica inglese, e alla fine i testi che uso come reference sono
sempre A pratical English Grammar Thomson-Martinet e The concise
Oxford dictionary.
E lo Swan?
che cigno?
--
Post by Enrico C
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
Komyx
2004-12-21 20:44:36 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Post by Enrico C
E lo Swan?
che cigno?
Eheheh... è la seconda volta che viene citato questo "cigno".
Mi date i riferimenti bibliografici, per favore, così lo cerco?
Tnx. ;-)

Komyx
2004-12-21 20:41:47 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
un'italiano senza studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e
scrive bene?
Trovo la questione molto interessante... sicuramente la risposta è no,
ma penso che per parlare e scrivere veramente bene una lingua una
pratica fondamentale sia quella di leggere parecchi libri, magari dopo
avere imparato le regolette grammaticali di base.
Enrico C
2004-12-16 11:58:07 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
ti manca la quotidianietà d'uno studio sistematico, proprio come dici
tu, che si può ottenere solo in una scuola. la buona volontà non
basta, per quanta tu ne possa avere. ci vuole qualcuno che ti
_costringe_ a studiare.
Io direi più in generale che serve un forte stimolo. Per "stimolo" intendo
non solo la motivazione di partenza, ma qualcosa che quotidianamente ti
spinge a darti da fare per imparare. Uno dei modi può essere una scuola, ma
non l'unico, IMO. Credo, per esempio, che è per questo motivo dello
"stimolo" che hanno tanto successo i soggiorni all'estero, anche se in
teoria uno potrebbe imparare le stesse cose anche in Italia. Perché
all'estero (specie se si cerca di fare esperienze coinvolgenti, di lavoro /
tempo libero / studio, insieme a nativi, e non se ne sta tutto il tempo con
gli amici italiani!) sei costretto a usare la lingua straniera, ricevi
stimoli continui che ti impongono di capirla e utilizzarla e te la mettono
al primo posto nell'ordine del giorno mentale dei pensieri :)
Un'altra strada può essere quella di usare la carota al posto del bastone,
cioè sostituire la costrizione con lo stimolo piacevole. Imparare l'inglese
guardando il proprio telefilm preferito o leggendo il proprio autore
preferito in versione originale, oppure scrivendo a un pen pal o in un NG,
o conversando con una piacevole fanciulla, possono essere degli esempi.
--
enrico /dot/ c /at\ people \dot\ it
Giovanni Neiman
2004-12-16 13:00:00 UTC
Permalink
Il Thu, 16 Dec 2004 12:58:07 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Io direi più in generale che serve un forte stimolo. Per "stimolo" intendo
non solo la motivazione di partenza, ma qualcosa che quotidianamente ti
spinge a darti da fare per imparare.
esatto. una cosa che io non so figurarmi al di fuori d'una scuola.
Post by Enrico C
Credo, per esempio, che è per questo motivo dello
"stimolo" che hanno tanto successo i soggiorni all'estero,
Ma, all'estero mi ricordo che acquisii solo un po' di fiducia in me
stesso, poi fu un'esperienza di vita in sé. Però tu mi sembri grande
per un'esperienza di vita.
D'inglese ho imparato niente di nuovo o quasi, rispetto a quello che
già sapevo. Vabbè, forse comunque perché il mio livello era già
medio-alto.
Post by Enrico C
gli amici italiani!) sei costretto a usare la lingua straniera, ricevi
per vivere usando una lingua straniera non serve un livello di chissà
quali sofisticherie. basta una base veramente molto...basilare.
Post by Enrico C
cioè sostituire la costrizione con lo stimolo piacevole. Imparare l'inglese
guardando il proprio telefilm preferito o leggendo il proprio autore
preferito in versione originale, oppure scrivendo a un pen pal o in un NG,
o conversando con una piacevole fanciulla, possono essere degli esempi.
se ci riesci significa che il tuo inglese è già ad un livello avanza.
ripeto: capire del parlato o leggere un libro (anche gli abridged) non
è cosa facile.
--
Post by Enrico C
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
Enrico C
2004-12-16 18:57:29 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
Il Thu, 16 Dec 2004 12:58:07 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Io direi più in generale che serve un forte stimolo. Per "stimolo" intendo
non solo la motivazione di partenza, ma qualcosa che quotidianamente ti
spinge a darti da fare per imparare.
esatto. una cosa che io non so figurarmi al di fuori d'una scuola.
Questo però è soggettivo. Esistono anche gli autodidatti, anche se ti
concedo che è raro l'autodidatta puro che non abbia attraversato almeno una
fase scolastica iniziale.
Post by Giovanni Neiman
Post by Enrico C
Credo, per esempio, che è per questo motivo dello
"stimolo" che hanno tanto successo i soggiorni all'estero,
Ma, all'estero mi ricordo che acquisii solo un po' di fiducia in me
stesso, poi fu un'esperienza di vita in sé. Però tu mi sembri grande
per un'esperienza di vita.
D'inglese ho imparato niente di nuovo o quasi, rispetto a quello che
già sapevo. Vabbè, forse comunque perché il mio livello era già
medio-alto.
Ma anche per un livello medio-alto una full immersion di vita all'estero
non credo che faccia male ;)
Post by Giovanni Neiman
Post by Enrico C
gli amici italiani!) sei costretto a usare la lingua straniera, ricevi
per vivere usando una lingua straniera non serve un livello di chissà
quali sofisticherie. basta una base veramente molto...basilare.
Dipende da quello che fai. Già per seguire un discorso con degli inglesi in
un pub forse serve qualche conoscenza linguistica in più :)
Post by Giovanni Neiman
Post by Enrico C
cioè sostituire la costrizione con lo stimolo piacevole. Imparare l'inglese
guardando il proprio telefilm preferito o leggendo il proprio autore
preferito in versione originale, oppure scrivendo a un pen pal o in un NG,
o conversando con una piacevole fanciulla, possono essere degli esempi.
se ci riesci significa che il tuo inglese è già ad un livello avanza.
ripeto: capire del parlato o leggere un libro (anche gli abridged) non
è cosa facile.
Ci sono i graded readers da leggere. I film più facili e i sottotitoli. Le
news. I software didattici e i giochi. Tantissime risorse da sfruttare per
tutti i livelli.
Tanti modi di abbinare lo studio della lingua ad interessi e passioni
personali, stimoli ad imparare anche quando il libro di grammatica fa
sbadigliare :)
--
enrico /dot/ c /at\ people \dot\ it
Giovanni Neiman
2004-12-17 00:01:46 UTC
Permalink
Il Thu, 16 Dec 2004 19:57:29 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico C
Ma anche per un livello medio-alto una full immersion di vita all'estero
non credo che faccia male ;)
niente fa male, se è per questo.
Post by Enrico C
Ci sono i graded readers da leggere. I film più facili e i sottotitoli. Le
e tu sai abbastanza lingua da seguire i sottotitoli alla loro
velocità?
--
Post by Enrico C
Giò
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.
Max
2004-12-17 09:17:50 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Questo però è soggettivo. Esistono anche gli autodidatti, anche se ti
concedo che è raro l'autodidatta puro che non abbia attraversato almeno una
fase scolastica iniziale.
Presente!!
Sono uno di questi rari personaggi :-)
Mai fatto inglese a scuola(chissà perchè mi sono trovato a fare solo francese),
mai fatto nessun tipo di corso.
Ho iniziato per necessità a studiarlo a Marzo di quest'anno, e l'unico apporto
esterno che ho avuto è stato questo ng, spero che questo non vada a inquinare
la mia autodidatticità :-)

Con un pò di costanza e buona volontà mi sono studiato le cose di base(e
leggendo i primi semplici dialoghi) su un libro del primo anno di mio fratello,
sono poi passato a qualcosa di più
sistematico con il libro di R. Murphy, facendomi tutti gli esercizi.
All'inizio è stata dura, soprattutto quando dovevo scervellarmi sul Continuous
e sul Perfect, ma ora mi diverto, è un hobby. :-)


Teoricamente potrei fermarmi qui, ho raggiundo l'obiettivo che mi ero prefisso:
Essere in grado di leggere in lingua originale manuali su Linux e testi sulla
programmazione ricorrendo raramente ad un vocabolario e con una discreta
velocità.

Ma sono rimasto fregato dalla passione, ora non mi accontento più, voglio essere
in grado di vedere e leggere DVD e libri in lingua originale con un buona
velocità e comprensione, e qui devo fare ancora molti passi avanti.

Ma non ho fretta, ormai ho capito che con il passare dei mesi e coltivando la
passione le cose verranno da sole.

Ciao
Komyx
2004-12-21 20:31:22 UTC
Permalink
Post by Giovanni Neiman
ti manca la quotidianietà d'uno studio sistematico, proprio come dici
tu, che si può ottenere solo in una scuola. la buona volontà non
basta, per quanta tu ne possa avere. ci vuole qualcuno che ti
_costringe_ a studiare.
Non so... per il tipo di studi che ho compiuto e per il mio carattere
non ritengo molto importante la scuola sotto questo punto di vista
(ovvero di qualcuno che ti costringa a studiare), mentre ritengo invece
importante il ruolo dell'insegnante soprattutto in veste di colui che
indirizza l'allievo e verifica la correttezza del lavoro svolto.
Post by Giovanni Neiman
ma scusa, tu a scuola che lingua hai studiato? ne hai studiato solo
una?
Esatto! Ho studiato soltanto il francese (secoli or sono). :-)
Continua a leggere su narkive:
Loading...