Il Thu, 16 Dec 2004 13:15:57 +0100, "Enrico C"
Post by Enrico CPost by Giovanni Neimanlo, la scuola serve. serve la grammatica, serve l'ortografia.
altrimenti non parli un inglese corretto, e rischi di fare gli stessi
errori che si commettono nelle canzoni, ad esempio. un italiano senza
studi di grammatica e di ortografia secondo te parla e scrive bene?
Però vedo una differenza tra lingue come l'italiano, dove la grammatica,
anche quella di base, è piuttosto complessa, e lingue come l'inglese, con
una grammatica tutto sommato semplice, almeno per un uso di base, ma dove
la vera difficoltà per uno straniero sta nella comprensione e nel parlato.
La grammatica è sempre semplice, per un uso di base. così come è
facile farsi capire anche sapendo poche parole, ed è altrettanto
facile "cavarsela" in varie situazioni.
Quest'estate sono stato in Europa dell'est. Ho scoperto che nessuno sa
l'inglese (anche al centro di Praga, se si esclude una banca dove sono
entrato). Il massimo che possono sapere è il tedesco, e neanche tutti.
Allora cosa ho fatto? Ho riesumato i miei tre anni di tedesco alle
medie. Ho riesumato una lingua che sono 10 anni che non pratico, a
nessun livello. Mi preparavo in anticipo le frasi da dire, e dopo un
po' ho preso un ritmo decente. Mi sono ritornati in mente vocaboli che
non ricordavo, appunto, da 10 anni.
Che tedesco pensi che io sappia parlare? Più che elementare, penserei.
Che italiano pensi che un lavavetri straniero sappia parlare? Fa
errori di grammatica a tutto spiano, e allora? Intanto se la cava.
Anche in inglese esiste una profonda grammatica, fatta di piccole
impercettibili sfumature e regole piene di eccezioni. Ma se uno si
ferma a "tutte le persone uguali meno la terza singolare che ha la
esse", è un altro conto.
Per sintetizzare: io ho detto "un italiano senza studi di grammatica e
di ortografia secondo te parla e scrive BENE?". Non ho detto se se la
cava, ho detto se parla e scrive BENE.
Post by Enrico CInoltre, se il mio scopo è capire e farmi capire, preferisco al limite uno
che parli come un native speaker sgrammaticato o che scriva come un native
speaker che sbaglia lo spelling (e ci sono!) piuttosto di chi sappia la
grammatica inglese a menadito, magari anche cose che gli stessi madrelingua
ignorano, ma senza capire o parlare la lingua perché il "suono" inglese
resta incomprensibile.
Non ho mai detto questo.
Comunque sia io, personalmente, non consco nessuno dei due casi.
Post by Enrico CPost by Giovanni Neimantu saresti capace di importi tot. ore di studio a settimana, senza
eccezioni? e di seguire pedissequamente e con rigore queste
indicazioni che ti dai?
Occhio che c'è anche chi paga soldoni per iscriversi a una scuola di lingue
e poi non la frequenta o lo fa svogliatamente o ci va ma poi non studia a
casa.
Eh vabbè, allora si merita di aver buttato i soldi.
Post by Enrico CNon è detto, però. Se hai voglia di comunicare parli anche con un eschimese
:-)
(intendo: senza conoscere le reciproche lingue)
ma non ne leggi un libro. forse capisci qualcosina del film o del
fumetto. io stesso ho visto dei film giapponesi non sottotitolati.
Tutto quello che ho capito è stato "watashi wa", "omae wa", "okasa",
"hai", "iie", "kore wa", e qualche particella qua e là...
Post by Enrico CIl rischio che vedo come molto concreto, se si pensa "prima di poter
parlare devo studiare tanto", è quello di imparare tante regole e regolette
e non saper spiccicare due parole in croce.
non è quello che ho detto. Ho detto: dopo che sai ad un livello
pre-elementare l'inglese, ossia che spiccichi qualche parolina, che
hai avuto un qualche 'incontro' con la lingua e non la vedi più come
un perfetto estraneo, è ora di crearsi una base. di mettersi a
studiare il verbo essere ed il verbo avere, il futuro, il passato, le
if-clauses, il have something done, il direct e indirect speech.
e sono cose basilari, che si imparano al liceo. qualcosa in più
dell'inglese delle medie (che ora si imparerà alle elementari,
suppongo), qualcosa di medio, comunque.
non parlo di regole sofisticate tipo "differenza tra yet, even e too".
Post by Enrico CPost by Giovanni NeimanPost by FBSì, ma anche una grammatica. *Odio* i libri con le regole nelle nuvolette.
si vede che tu hai già una buona base.
Questo forse è vero: al di là dei gusti personali, a uno già a un livello
avanzato serve più un testo di "reference" per verificare dubbi e casi
particolari, mentre il classico "corso" può essere più utile per chi inizia.
su questo sono perfettamente ed assolutamente d'accordo.
a casa ho due dizionari monolingue, un dizionario ita-eng-ita, qualche
grammatica inglese, e alla fine i testi che uso come reference sono
sempre A pratical English Grammar Thomson-Martinet e The concise
Oxford dictionary.
--
A man has dreams of walking with giants,
to carve his niche in the edifice of time.
Before the mortar of his zeal
has a chance to congeal
the cup is dashed from his lips,
the flame is snuffed aborning.